III Circolo Didattico "L.Capuana"
Siracusa

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Luigi Capuana

Capuana, Luigi (Mineo, Catania 1839 - Catania 1915), scrittore italiano. Iscritto alla facoltà di legge all'università di Catania, nel 1860 rinunciò agli studi per andare a combattere al fianco di Giuseppe Garibaldi. Dopo aver lavorato come critico teatrale a Firenze, dovette tornare per alcuni anni in Sicilia. Nel 1875 si trasferì a Milano, dove collaborò al "Corriere della Sera" come critico letterario e teatrale. A partire dal 1880 visse in prevalenza a Roma e a Catania, dove tornò definitivamente nel 1902, chiamato dalla locale università a insegnare lessicografia e stilistica. Come Giovanni Verga, Capuana fece della Sicilia lo sfondo di quasi tutti i suoi romanzi e novelle, ed è considerato un pioniere del verismo, del quale fu il massimo teorico. Nel 1877 pubblicò Profili di donne, la prima raccolta di novelle, dai toni fortemente romantici. In Giacinta (1879), come nelle successive opere di narrativa, Capuana seguì la tradizione naturalista di Emile Zola, trattando personaggi e avvenimenti con distacco, alla stregua di casi clinici, utili a illustrare scientificamente le condizioni sociali. Spesso però le preoccupazioni teoriche vanno a scapito della spontaneità della narrazione. Nel 1882 uscì il volume di fiabe C'era una volta e nel 1891 il romanzo Profumo. Risale al 1901 la pubblicazione del romanzo più famoso di Capuana, Il marchese di Roccaverdina, al quale lo scrittore lavorava da vent'anni: è la storia di un proprietario terriero innamorato di una contadina, alla quale ha fatto sposare un suo fattore sotto giuramento che il matrimonio non sarebbe stato consumato; un giorno il sospetto che il giuramento sia stato infranto lo spinge ad assassinare il fattore, ma il rimorso del delitto lo perseguiterà angosciosamente per il resto dei suoi giorni. A quest'opera seguirono Le appassionate (1893) e Le paesane (1894), due volumi di novelle. Capuana si impegnò anche nel teatro, con un adattamento di Giacinta e alcuni drammi in dialetto riuniti in cinque volumi dal titolo Teatro dialettale siciliano (1910-1921). I suoi importanti saggi di critica letteraria sono raccolti in Studi sulla letteratura contemporanea (1880) e Gli "ismi" contemporanei (1898).

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